Sulla rotta delle spezie: terre, popoli, conquiste
Zafferano, zenzero, cannella… Ognuna delle spezie che noi conosciamo ha intrapreso un viaggio di cui si può tracciare una “rotta”. Riflettevo proprio su uno dei significati etimologici di questa parola…
“Via, percorso da seguire; rottura, sconfitta, dal latino: (via) rupta via rotta, cioè aperta ‘rompendo’ la foresta. Parola dai molti significati – ma senza dubbio il più interessante è quello della direzione, del percorso (…) L’immagine di base è quella, ormai perduta, dell’aprire strade attraverso il folto delle foresta – azione di fatica, di determinazione. Così la rotta per come la intendiamo oggi, cioè una traccia, una via che ci porta diretti in un certo posto, ci rimanda bene quell’idea di solco, di segno, la sua direzione ponderata, ben calcolata, mossa fatta con volontà pesante e decisa. ”
(cit. http://unaparolaalgiorno.it/significato/R/rotta)
Le spezie, con il loro colore e aroma, hanno saputo viaggiare facendosi messaggeri di storia, usi e costumi del Mondo. L’ignoto, la scoperta, le tempeste e luoghi lontani, la ricchezza, segno di distinzione sociale, la cura, la conservazione alimentare… E molto altro ancora racchiude in sé una spezia. Ed un’immagine fotografica può rendere bene l’idea di tutto questo.
Il Mao, Museo d’Arte Orientale ne #lamiatorino, in collaborazione con il National Geographic Italia e con la consulenza dello storico Alessandro Vanoli, ci portano Sulla rotta di queste polveri dai “mille volti” in una mostra composta da 70 fotografie, mappe antiche e un’istallazione che evoca un suq, tipico luogo per lo scambio delle merci.
Avete tempo fino al 27 Settembre 2015 per assaporare l’immenso valore di queste polveri colorate!
Per info: http://www.maotorino.it/mostra.php?id=152